Formazione
Per poter comprendere appieno il senso e soprattutto l’importanza della formazione, utile è scomodare il grande naturalista e biologo Charles Darwin il quale, nel suo celebre “L’origine della specie per selezione naturale”, afferma che che “in un sistema in evoluzione non sopravvive la specie più forte, ma quella capace di adattarsi al cambiamento”. Un’unica frase che dimostra l’importanza della formazione continua come possibilità per le imprese di adeguarsi al cambiamento per migliorare la propria competitività.
Un’azienda che abbia come obiettivo la crescita della produttività, nonché lo sviluppo delle potenzialità delle proprie forze lavoro, non può prescindere dall’ottimizzazione di tutti i canali a disposizione. Una struttura bel oliata, che abbia al proprio interno un gruppo di lavoro continuamente aggiornato sulle tecniche, le teorie, i software e le novità settoriali è senz’altro il fulcro per una crescita aziendale.
Ecco perché una strategia aziendale che si rispetti deve prevedere una continua formazione delle proprie forze lavoro in modo da restare al passo coi tempi e pronta ad ogni evenienza di carattere avveniristico e di sviluppo.
La formazione di un dipendente, che si tratti di un nuovo assunto oppure di un impiegato che lavora in azienda già da diverso tempo, a volte può risultare difficile e mettersi di fronte ad una sfida. Qualunque sia il ruolo svolto da un collaboratore, è necessario fornire una formazione specifica al fine di garantire uno svolgimento del lavoro al meglio.
In azienda può capitare di vedere i propri dipendenti o il proprio team demotivato, a volte a causa di difficoltà personali, oppure per frustrazioni e mancate gratificazioni. Risulta pertanto fondamentale essere in grado di capire i problemi e trasformarli in situazioni positive, saper motivare i collaboratori al fine di rendere il lavoro più piacevole e fruttuoso. Un consiglio è quello di cercare di essere sempre cordiali e gentili. L’atmosfera che il responsabile di un team trasmette entrando in ufficio contamina lo stato d’animo di tutti i colleghi. Inoltre cercare di capire cosa motiva veramente gli individui e quali sono le loro priorità: non per tutti la forma di ricompensa o gratificazione è rappresentata solo dal denaro.
Anche se queste caratteristiche possono far parte già del nostro carattere, molto spesso è necessario apprenderle e capire come poterle mettere in atto nei momenti migliori all’interno dell’azienda in cui lavoriamo. Ecco perché la formazione svolge un ruolo molto importante per le aziende. Formare i dipendenti è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali e può fare la differenza nel raggiungimento del successo.
Il concetto relativo al potenziamento delle proprie capacità e alla crescita professionale in funzione di una crescita aziendale non è nuovo al processo lavorativo. Il lavoro prende in considerazione l’evoluzione formativa come motore dell’economia italiana fin dagli anni ’60, fino alla trasformazione attuale che considera la formazione dell’individuo come un percorso continuo ed articolato lungo tutto l’arco della vita. Con gli anni ’70 ed il conseguente cambiamento sociale ed economico, non si parla più di formazione ma di istruzione. Nasce la necessità di garantire agli individui un alto livello di competenze ed un’istruzione accessibile a tutti. La questione “formazione” si intreccia, successivamente, negli anni ’90, con le vicende politico – normative legate alla creazione dell’Unione Europea.
In un mondo che si è andato allargando e globalizzando, il cui il mercato del lavoro comincia ad essere aperto ed unito c’è bisogno di creare degli standard comuni di conoscenza al fine di garantire pari opportunità lavorative a tutti. Non si parla più di formazione o di istruzione, ma di lifelong learning ovvero formazione continua lungo tutto l’arco della vita. Al suo interno, tale concetto, comprende sia la formazione scolastica di base che quella professionale ed esperienziale. Non sono solo i titoli formali che costituiscono il capitale umano, ma anche le esperienze personali e quelle non formali. Nel mutato mercato del lavoro c’è, inoltre, bisogno di garantire standard di educazione e formazione comuni; si avverte fortemente la necessità sia di individuare un sistema unico di equiparazione dei titoli che la necessità di valutare in maniera univoca le competenze acquisite nella vita scolastica e professionale di ciascun individuo.
È in questo contesto che nasce il Quadro europeo delle Qualifiche o QEQ; attraverso tale strumento, costituito da otto livelli, definiti da una serie di descrittori che indicano i risultati dell’apprendimento, diventa possibile individuare le professionalità richieste e permettere la mobilità tra gli Stati europei.
E’ solo in questo modo che le aziende potranno tornare ad essere parte attiva del mercato del lavoro. È indubbio che persone dotate di buone ed aggiornate competenze hanno maggiori probabilità di avere un lavoro e mantenerlo e di disporre di retribuzioni più elevate; al contrario, carenza di competenze provocano spreco di risorse, di talenti e riducono il potenziale di competitività e di crescita aziendale. Formare significa apprendere per cambiare, per raggiungere meglio i propri obiettivi ed i traguardi organizzativi, evolvere in termini di conoscenze, capacità ed atteggiamenti. La formazione come educazione continua degli adulti insieme alla ricerca, sono quindi i pilastri di un’azienda che intende mirare allo sviluppo sul medio lungo termine.
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